Quindi anch'io.
La terza di dire cose che non interessano ad anima viva.
Ho ormai imparato che la prima eventualità si verifica indipendentemente dal mio impegno, perlopiù dipende invece dai miei interlocutori e quindi non devo preoccuparmene più di tanto, chi vuol pensare male di me lo farà comunque.
Dev'essere questo che hanno in mente certi scrittori emergenti (anche già editi) quando riempiono pagine di blog con riflessioni sui loro personaggi e sulle loro storie, e non con qualche indicazione di massima che potrebbe incuriosire, ma proprio disquisendo su minimi dettagli che nessun altro al mondo può capire dal momento che il romanzo non è ancora uscito dalla loro testa.
Non so che genere di risposta si aspettino dai lettori del blog, e come fanno a non rendersi conto che, oltretutto, se la fortuna arridesse al libro e si arrivasse alla pubblicazione, loro hanno già spoilerato a tutti i colpi di scena fondamentali!
Sarebbe come se io dicessi: "Lo studioso è la reincarnazione dell'antenata della protagonista! L'amica portata via dai mostri non è morta! Nella scatola c'è lo spirito di un uccellino!" Ooops...
Bene, non farò niente del genere. Dovendo parlare di ciò che scrivo, mi terrò sempre sul vago.
– noiose scene di guerra e combattimenti dettagliati
– lunghe quest per recuperare oggetti ai quattro angoli dell'universo
– supermegacattivoni sghignazzanti
– fessi che salvano il mondo controvoglia
– draghi
– bambini predestinati
– sdolcinate romanticherie
– divinità rimbecillite
Non è un problema di stereotipi che si ripetono (ma gli stereotipi cos'altro possono fare?): io sono fermamente convinta che sia possibile scrivere cose belle e interessanti anche rimescolando i soliti scenari stranoti, ma è molto più difficile, ed è per questo che lo si sconsiglia a un aspirante scrittore. Così come un bravo musicista può riuscire a cavarsela anche con uno strumento scordato e malconcio, grazie alla sua esperienza, ma un novellino farà schifo.
COSA C'E' invece nel libro:
– non ipotetiche "razze" ma vere e proprie specie diverse, umanoidi ma con nette differenze fisiologiche (sì, vabbè, "compatibili"...è questo che interessa, giusto? Ma non interfertili, ok? )
– una spiegazione di come tante creature diverse si trovino insieme in un territorio così ristretto (tra le righe, ma c'è)
– diverse voci narranti
– reincarnazione
– motivazioni serie e ineluttabili dietro al comportamento dei "cattivi" (o meglio antagonisti)
– manipolazioni genetiche
– morbose attrazioni tra creature ermafrodite e mostri asessuati (be', forse scherzo...forse no...chissà...)
E poi è uditeudite un romanzo singolo.