sabato 1 dicembre 2012

Sarebbe bello

dire che ho tagliato il traguardo trionfalmente, saltando di gioia e vantandomi con tutti...
 
In realtà sono arrivata strisciando sui gomiti, complici mille impegni sorti improvvisamente negli ultimi 3 giorni. Ma ce l'ho fatta, e quando ieri ho compiuto quello che credevo essere l'ultimo ben guadagnato aggiornamento, quel 59159 invece mi è sembrato una presa in giro, un numero che mi rideva in faccia...
 
Così ho ripreso a scrivere, ancora un pezzo, fa niente se è una scena che viene molto dopo (non c'è nulla che obblighi a scrivere il romanzo in sequenza!) e quindi quando arriverò lì magari sarà da buttare!
 
60027!!!
 
E la storia è davvero quasi finita.
 
Ora mi piacerebbe rilassarmi coi giochi che ho comprato per premiarmi, e non assistere allo spegnimento casuale del computer GRRRR

domenica 25 novembre 2012

Ah-ha!


Ma non è finita...

Devo fare meglio dell'anno scorso: rispettare la quota ogni giorno.
Devo quindi lavorare ancora fino a venerdì senza mollare.

Ah, già, e poi devo anche...ehm...finire il romanzo.

giovedì 15 novembre 2012

Nanetto esuberante

Aggiorno per dire (a nessuno) che sto andando a gonfie vele, addirittura meglio dell'anno scorso!
Oggi è la giornata in cui ci si aspetta di tagliare il mezzo traguardo, quello delle 25000 parole, e io sono a 32105!!!

Meglio che con Globus, Com'è possibile? Con questa storia raffazzonata, ambientazione evanescente, personaggi psicotici? E stavolta non ho rinunciato a prove e concerti, e sto lavorando come una dannata in accettazione, tornando a casa stremata...
 
Non mi sono esercitata durante l'anno.
 
Forse qualcosa di buono mi sta succedendo?
 
Una cosa però la so, e la voglio dire a chi pensa che scrivere di corsa in questo modo porti a un prodotto particolarmente schifoso.
 
Se la prima stesura, faticosamente stesa nell'arco di due anni e mezzo, de Il primo gradino non fosse stata riletta e corretta via via, non sarebbe affatto meglio, da un punto di vista formale, di quello che scrivo ora di getto. Ripetizioni, refusi, frasi inutilmente contorte e mancate concordanze, per non parlare di aggettivi inefficaci, passaggi scialbi...ci sarebbe tutto.
 
Non sto andando più veloce. Scrivo più a lungo. Mi costringo a farlo tutti i giorni, e non smetto quando non ne ho più voglia o sono arrivata in fondo alla scena, ma solo quando mi sembra di aver lavorato abbastanza.
 
Quello che è per forza di cose più sballato e bisognoso di revisione (ribadisco, non è che la forma non sia scadente, sto dicendo che lo sarebbe lo stesso) è il contenuto: tutte le idee nuove e i cambiamenti apportati in corsa non possono essere introdotti con calma nella parte precedente già scritta, non c'è tempo, ci si appunta la modifica da fare e si tira avanti.
 
Ci sarà molto lavoro da fare. Me ne sono resa conto con Globus, di cui avevo appena iniziato ad affrontare una revisione seria e mi mancano tuttora dei pezzi.
Ma, come ha detto qualcuno, una pagina scritta male può essere migliorata, una pagina bianca no.

domenica 28 ottobre 2012

Non ce la faccio

 

a non farlo...non voglio essere tagliata fuori!

Quindi ecco: una trama ideata in 10 giorni, un record per me. Ho terminato oggi la scaletta. Mi stavo bloccando, cercavo di dettagliare tutto, mi sembrava una schifezza, finché non ho dato un'occhiata a quella dell'anno scorso.

Era molto più vaga di così, pur trattandosi di una storia che "covavo" da aprile.

La descrizione di alcune parti era un "qualcuno fa qualcosa" appena più elaborato.

Avevo lasciato -consapevolmente- due grossi buchi nella trama, e mi mancava del tutto uno degli eventi cruciali, quello che nella parte finale doveva spingere la protagonista a prendere una decisione.

Eppure alla fine tutto si è sistemato. Riempire un buco ha di fatto risolto anche l'altro interrogativo, mentre l'avvenimento mancante mi è stato fornito dallo sviluppo di una sottotrama nata per caso da una frase buttata lì nella seconda scena.

Devo essere più ottimista e fiduciosa.

Una delle cose che il nostro cervello sa fare meglio è trovare correlazioni tra gli eventi, o inventarsele. Se ci si riflette abbastanza a lungo, si trova un senso in qualsiasi guazzabuglio, come quando si vedono le facce negli oggetti.

È l'essenza stessa della creatività.

E comunque, cosa mai può succedere? Ho già dimostrato a me stessa che posso farcela, stavolta me la prendo con più serenità, partecipo solo per divertimento!

venerdì 28 settembre 2012

Attesa

Il romanzo è nelle mani di una persona esperta che dovrebbe darmi un parere serio...sullo scritto in particolare e sulle mie capacità in generale.
 
Ma il mio capolavoro gli ha fatto esplodere l'ereader e quindi la valutazione andrà per le lunghe.
 
Non mi ha dato esplicitamente la colpa, non ce n'è bisogno.
 
Intanto mi tormento: partecipare o meno al NaNoWriMo 2012? L'anno scorso in fin dei conti mi sono divertita...Naturalmente non ho un nuovo progetto, non ci penso nemmeno...l'ipotesi sarebbe quella di rispolverare il vecchio, primissimo romanzo fantasy e approfittare della maratona per scrivere la maledetta seconda parte che non ha mai visto la luce.
 
Ma prendo il materiale e mi viene la nausea. Troppa roba a cui pensare. C'era un motivo se l'avevo abbandonato: la storia mi piace ancora, ma mi sommerge, è TROPPA!
 
Aiuto!
 
 

domenica 26 agosto 2012

Non ci credo

È forse possibile che abbia veramente concluso la seconda revisione del mio romanzo fantasy a sfondo fantascientifico, che in questi giorni compie due anni e un mese, e che davvero ci sia nel contenuto tutto quello che ci deve essere?

Che abbia eliminato tutti i (pochi) errori, le (apparenti) incongruenze e le (moltissime) dimenticanze e che quindi il manoscritto sia pronto per essere letto da qualcuno per perfezionare la forma?

Pensare che avevo iniziato senza troppe pretese, da un'idea venuta così, e doveva essere solo un racconto che prendeva spunto da varie stupidaggini...

C'è un pochino di questo


un po' di quest'altro



e soprattutto la sconvolgente scoperta che i ragni, pur riproducendosi sessualmente e dovendosi accoppiare, non hanno il pisellino.


Coosaaa?!?


Mi dispiace, signorina, la natura a volte è davvero matrigna.

domenica 15 aprile 2012

Musica dannata: andare al diavolo o no?

Dopo un audace parallelo Napoli-Spagna 1600 (uno a zero), grande successo nel 2011, il mio gruppuscolo si è messo alacremente all'opera per sfornare un nuovo programma, Musica Dannata per l'appunto, raccogliendo pezzi dal sapore “esoterico” o vagamente pagano.

Battaglie carnevalesche con diavoli come protagonisti, frammenti delle fughe alchemiche tratte da Atalanta Fugiens, balletti di fate, danze della pioggia friulane.

Anche se a me il sottotitolo Musica per altri dei faceva pensare piuttosto a una roba così:



E su tutto, in questo ripugnante cimitero dell'universo, si ode un sordo e pazzesco rullìo di tamburi, un sottile e monotono lamento di flauti blasfemi che giungono da stanze inconcepibili, senza luce, di là dal Tempo; la detestabile cacofonia al cui ritmo danzano lenti, goffi e assurdi, giganteschi, tenebrosi ultimi dèi...
Ma io non sono normale.

Ma ecco la prima doccia fredda: il Comune non ci paga, abbiamo solo un rimborso dietro pezze giustificative –difficili da ottenere visto che il concerto si tiene nel centro della nostra città e ci andiamo a piedi– non organizzano un bel niente, le locandine sono a carico nostro, ci siamo trovati la sede da soli, gli assessori vengono solo a fare il comizio prima del concerto per farsi belli col nostro lavoro.

Come già è successo l'anno scorso, appunto.

Siamo tentati di mandare tutto al diavolo, come sarebbe anche in tema.

Ma i colleghi della rassegna, titolari delle altre due associazioni musicali coinvolte, ci supplicano: senza di noi rischia di saltare tutto, è un peccato e sigh sob buaahhh...
Insomma, alla fine ci saremo.

A un patto.

Non è proponibile in Oratorio una dicitura del genere. Imperativo cambiare titolo.

Poi possiamo fare quello che vogliamo, l'importante è cambiare il nome, che non sta bene.
Siamo in chiesa, dopotutto.
 

Perché far piangere Azathoth?

lunedì 16 gennaio 2012

Inquietante, eh...

Esattamente un anno fa avevo intitolato: "Come evitare navi enormi" indicando un utile manuale nautico in vendita su Amazon, di grande utilità quotidiana:
http://www.amazon.com/Avoid-Huge-Ships-John-Trimmer/dp/0870334336

Avevo riportato una serie di commenti sarcastici degli utenti, ci avevo riso sopra con la mia consueta superficialità. Invece ora devo ammettere che sarebbe stata una lettura interessante e istruttiva. Per gli scogli.