
Ho iniziato stanotte!
Oggi mi sono murata in casa e via
(alla faccia del mio collega Alfredo che voleva convincermi ad offrirmi volontaria per andare al lavoro oggi perché, si capisce, siamo tutti come lui e non abbiamo una vita), decisa a portarmi avanti il più possibile, perché mi conosco...e perché gli imprevisti sono sempre in agguato.
Un buon risultato, 3600 parole. Ma non mi illudo, è un evento eccezionale. Ho potuto gingillarmi tutto il giorno, scrivere a più riprese, senza pensieri né preoccupazioni. In effetti mi sono scordata di lavarmi i capelli. Perché è già così buio? Questa ora solare...
Comunque, andrò avanti come potrò, e il progetto proseguirà anche se dovessi vedere che rimango indietro...non mi do per vinta. La pigrizia mi schiaccia da una vita, stavolta sono decisa a muoverle guerra con tutte le mie forze.
Il mio romanzo si chiama Globus, ed è un fantasy...uhm, atipico? Non sono convinta di certe classificazioni, "new weird", "bizzarro"...io lo chiamerei "balordo", ecco, sì.
Piuttosto, l'incipit:
Corre, corre, gli sembra di non aver mai fatto nient'altro nel corso della sua esistenza.mi è venuto al presente, anche se ho fatto fatica a rimanerci (e a dirla tutta lo odio anche in veste di lettrice, é faticosissimo da seguire), ma quando è iniziata la storia vera e propria:
«Un peperone davvero piccante per i clienti speciali» le ricordò la nuova cameriera, e Seluma annuì senza rispondere. sono balzata d'istinto al passato, mi sembra giusto così.
Non è certo il momento per le revisioni, ma cosa pensare di un incipit scritto in un tempo verbale diverso, e che ha per protagonista un personaggio che non si vedrà più?
booohhh