Giunta faticosamente a concludere (più o meno) la prima metà del romanzo, ho sentito la necessità di fermarmi a riflettere e tentare una prima revisione del testo: sapevo già che c’erano parecchie cose da risistemare, particolari dell’ambientazione che avevo inventato successivamente e che andavano inseriti già prima, dettagli che avevo dimenticato ecc ecc.
Ma che faticacciaaaa!!!
Ho praticamente riscritto daccapo i primi capitoli di quello che considero il narratore principale in questa fase del racconto (ho preferito scindere le varie linee narrative e revisionarle ognuna a parte) è stata una sfacchinata ma sono abbastanza soddisfatta delle novità. Però via via che procedo, invece, mi pare vada tutto bene, e la cosa non mi torna: sono migliorata così tanto durante la stesura? Nei primi capitoli tra un po’ ho riscritto una frase sì e una no, aggiungendo pagine intere e modificando pesantemente forma e contenuto, e adesso mi basta togliere un avverbio ogni tanto e spostare una virgola? Mah!
E poi a certi propositi (es: “descrizioni più vivide”, qualunque cosa voglia dire) non riesco a tener fede. Mi sembra di dilatare inutilmente il testo, quando già ho la fobia del romanzo troppo lungo. Mi sono ripromessa di scrivere libri autoconclusivi, accidenti!
Insomma, cerco di distrarre in ogni modo la mente dall’idea che questa prima parte era quella che in passato avevo già più o meno abbozzato -almeno riguardo agli avvenimenti principali-, quindi la più facile…e che il bello viene adesso.
Ma che faticacciaaaa!!!
Ho praticamente riscritto daccapo i primi capitoli di quello che considero il narratore principale in questa fase del racconto (ho preferito scindere le varie linee narrative e revisionarle ognuna a parte) è stata una sfacchinata ma sono abbastanza soddisfatta delle novità. Però via via che procedo, invece, mi pare vada tutto bene, e la cosa non mi torna: sono migliorata così tanto durante la stesura? Nei primi capitoli tra un po’ ho riscritto una frase sì e una no, aggiungendo pagine intere e modificando pesantemente forma e contenuto, e adesso mi basta togliere un avverbio ogni tanto e spostare una virgola? Mah!
E poi a certi propositi (es: “descrizioni più vivide”, qualunque cosa voglia dire) non riesco a tener fede. Mi sembra di dilatare inutilmente il testo, quando già ho la fobia del romanzo troppo lungo. Mi sono ripromessa di scrivere libri autoconclusivi, accidenti!
Insomma, cerco di distrarre in ogni modo la mente dall’idea che questa prima parte era quella che in passato avevo già più o meno abbozzato -almeno riguardo agli avvenimenti principali-, quindi la più facile…e che il bello viene adesso.
Il bello è lui? Mmmm…
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