Non a mare.
Ho deciso (avrei deciso, già da un po’, se iniziassi…) di scrivere delle cose un po’ di getto e poi casomai revisionarle più a lungo, il contrario di come ho lavorato finora.
Perché come ho lavorato finora non va. Aldilà dei risultati, cercare di scrivere cose quasi perfette da subito mi blocca per settimane e mesi. Forse è vero che bisogna scrivere e basta, tanto per non perdere il filo, per mettere giù le idee fondamentali e dopo si vedrà. Come un bozzetto, le linee guida di un disegno…con la notevole differenza che nella scrittura non c’è niente che non si possa modificare a posteriori, non esistono errori tali da dover rifare tutto.
Così sto lavorando a un racconto, e…
Un attimo. Ho il blog serio, quello col mio nome. D’ora in poi farò così: qui mi esprimerò liberamente, spoilerando e tutto il resto, mentre laggiù manterrò un maggiore riserbo.
Dicevo, mi ero immaginata questa scena: una prigioniera di guerra, l’ufficiale nemico venuto a giustiziarla, lei che la tira per le lunghe perché vuole risposte, lui forse anche esita, c’è un singolare legame tra i due…
Chi ha detto “fantasia erotica”?! Emiliooo!!!
Facciamo le persone serie.
Occorre porsi delle domande per trasformare questo in una storia, o meglio per tirare fuori la storia da questo piccolo germe di idea.
Come si è arrivati a quel momento? Che genere di guerra è in corso? Chi sono questi due? Cosa è successo prima e, soprattutto, cosa succede dopo? Perché questo, lo so, non è affatto l’epilogo. Lui la uccide, ma…lei ritorna. Come? Perché? E se i due si rincontrassero cosa avrebbero da dirsi? E se dal loro incontro dipendesse la sorte di un mondo intero?
Ecco, penso di aver delineato la storia, lasciando anche spazio per un piccolo colpo di scena verso la fine.
Ho deciso (avrei deciso, già da un po’, se iniziassi…) di scrivere delle cose un po’ di getto e poi casomai revisionarle più a lungo, il contrario di come ho lavorato finora.
Perché come ho lavorato finora non va. Aldilà dei risultati, cercare di scrivere cose quasi perfette da subito mi blocca per settimane e mesi. Forse è vero che bisogna scrivere e basta, tanto per non perdere il filo, per mettere giù le idee fondamentali e dopo si vedrà. Come un bozzetto, le linee guida di un disegno…con la notevole differenza che nella scrittura non c’è niente che non si possa modificare a posteriori, non esistono errori tali da dover rifare tutto.
Così sto lavorando a un racconto, e…
Un attimo. Ho il blog serio, quello col mio nome. D’ora in poi farò così: qui mi esprimerò liberamente, spoilerando e tutto il resto, mentre laggiù manterrò un maggiore riserbo.
Dicevo, mi ero immaginata questa scena: una prigioniera di guerra, l’ufficiale nemico venuto a giustiziarla, lei che la tira per le lunghe perché vuole risposte, lui forse anche esita, c’è un singolare legame tra i due…
Chi ha detto “fantasia erotica”?! Emiliooo!!!
Facciamo le persone serie.
Occorre porsi delle domande per trasformare questo in una storia, o meglio per tirare fuori la storia da questo piccolo germe di idea.
Come si è arrivati a quel momento? Che genere di guerra è in corso? Chi sono questi due? Cosa è successo prima e, soprattutto, cosa succede dopo? Perché questo, lo so, non è affatto l’epilogo. Lui la uccide, ma…lei ritorna. Come? Perché? E se i due si rincontrassero cosa avrebbero da dirsi? E se dal loro incontro dipendesse la sorte di un mondo intero?
Ecco, penso di aver delineato la storia, lasciando anche spazio per un piccolo colpo di scena verso la fine.
Nota: ho trascurato il blog, per vari importanti motivi (organizzare la mia nuova vita nella nuova casa, baloccarmi col Cybook, scrivere seriamente, giocare a Spore, baloccarmi col mio costoso nuovo pc, imparare i lavori di casa...) ma ora non perderò più tempo!
Nota2: ieri il mio costoso nuovo pc ha deciso di festeggiare alla grande il suo primo mese con me col suo primo schermo blu...PCcino...sniff, che commozione...
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