E’ vero che col romanzo proseguo a scossoni come ho sempre fatto, e ho trascurato anche il blog.
Ma ho prodotto delle cose, come questo:
Poi mi sono messa persino a disegnare un fumetto demenziale, di cui qui un particolare:
Ma ho anche scritto un racconto (in fase di revisione) in una sera, colta da subitanea ispirazione.
Pensavo a un tizio che ho conosciuto, che usava fare una certa cosa un po’ bizzarra, in realtà per un motivo abbastanza razionale; be’, nel parlare di questo con un’altra persona mi sono chiesta: e se quel motivo razionale non fosse affatto quello vero? Se lui facesse quella cosa lì per tutta un’altra ragione? Quale potrebbe essere?
Così è nato Avrebbe voluto essere piccolo, che non rispecchia –ovviamente- la situazione/personalità di quel mio conoscente ma è piuttosto un’elaborazione della mia (lieve) agorafobia. Non è una cosa seria, si capisce, quindi credo che non appena sarò convinta la posterò qui per la gioia di tutti.
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