

molto equilibrata

sui miei appunti



molto equilibrata
sui miei appunti
Si inizia da qui!
Un esempio?
Primo livello (il più facile, perché piccolo, e ogni tanto trovate qualche pergamena che vi suggerisce cosa fare). Siete obbligati a calarvi in un pozzo, ma la corda cade con voi. Come uscire da lì? Semplice, dice un libro: dovete buttare 6 gemme verdi nel lago sotterraneo (ovvio, no?). 4 gemme sono lì, le altre dovreste averle raccolte prima. Non le avete? Oh…peccato. Ma no, visto che è l’inizio siamo buoni: in via del tutto eccezionale, abbiamo predisposto un’altra via d’uscita! Basta bere la pozione “giant jump” e aggrapparsi a quella catena che penzola…Non avete neanche la pozione, perché non eravate ancora arrivati alla stanza dove prenderla? Ma cosa giocate a fare???
Altro esempio? In un livello successivo, per aprire una porta basta solo azionare una leva in un lontano corridoio, un’altra leva nella stanza accanto nascosta dietro alle casse, una terza vicino alle scale, e poi di nuovo le altre due in sequenza inversa (e ovviamente ci saranno almeno un’altra ventina di leve sparse nel livello). Com’è che non ci ho pensato subito?
Vi mangiate la coscia di pollo e buttate la chiave della porta in bocca al mostro? Cavoli vostri. Avete sprecato l’incantesimo più forte con un mostro debole e ora siete disarmati col drago? Ahiahiahi. Avete toccato il teleporter prima di raccogliere gli altri oggetti, vi siete trovati da tutt’altra parte del livello e adesso non sapete come tornare indietro? Probabilmente non potete, grazie lo stesso.
Insomma, siete fregati e non potrete mai terminare il livello, ma il gioco non vi avvisa.
Però a Cadaver ci gioco ancora ogni tanto (gira su XP, anche se non benissimo…), Still Life l’ho abbandonato senza riuscire mai a finirlo. Ha una bella storia, ma non è divertente da giocare.
E’ ovvio, lo strumento è lungo quasi un metro e mezzo, si può immaginare di imboccarlo senza un cannello ricurvo? O di tenerlo su senza tracolla? O di raggiungere i fori senza l’ausilio di tante belle chiavi metalliche luccicanti?
L’ho montato e ho iniziato a suonarlo.
Non è affatto pesante come si può pensare, non ci vuole tanto fiato e ha una gran bella voce. Le dita stanno comodissime, persino più comode che sul tenore! Grazie alle chiavi metalliche luccicanti…eheheh…che fanno clik clak mentre si suona…ooohhh…
Ho dunque sbagliato tutto nella vita fino ad ora?
Ci tenevo a produrre qualche immagine di me con il mio nuovo amore. Con l’autoscatto non è facile far entrare tutti e due nella foto. Più sì che no sono rimasta a mezza figura, oppure troppo vicina e l’unica cosa che giganteggia nel centro dell’inquadratura sono i miei ehm airbag anteriori, e questo non è quel genere di blog, quindi non è adatto.
Tanto per dare un’idea, mostro questa, anche per smentire chi dice che non voglio farmi vedere.
Che guardiii??!
Ecco, soddisfatti?
(*) Il Largo del Concerto per Flautino è un’altra di quelle cose che mi hanno fatto paura da bambina…Aahhh! No! Mi è tornata in mente quella melodia inquietante! EEEKK! Via dalla mia testaaaa!!!