giovedì 17 luglio 2008

Come fare concerti schifosi – Lezione 8

I Collaboratori/ Parte II

I Cantanti Solisti

Si intende un gruppuscolo di pochissime persone, magari solo una per voce e a volte neanche quella.
E' necessario distinguere vari casi e sottocasi.

A) Cantanti solisti veri
Si tratta di persone che hanno studiato canto a livello anche professionale, magari possono vantare un discreto curriculum. Non hanno mai lavorato insieme prima d'ora, ma per i più disparati motivi si coagulano intorno a un progetto che sulla carta sembrerebbe promettente.
Ma...se avete letto fino a qui lo sapete chi sono in realtà, vero?
Esatto, un mix micidiale di Megalomani, Professionisti e Principesse! SCAPPATE!!!
Tanto non c'è alcuna possibilità, con questi, di far concerti, né schifosi né decenti, perché non vi faranno mai suonare: la Principessa strillerà perché i vostri raddoppi della sua voce se non la fanno sbagliare sicuramente la mettono in ombra, il Megalomane vi ruberà tutte le parti, cercando magari di cantare più voci insieme, il Professionista eliminerà direttamente la metà dei pezzi perché non ne ha voglia e -come abbiamo già visto- tirerà a imboscarsi e fare il meno possibile...L'unico spettacolo che tali mentecatti sono in grado di allestire è questo teatrino dell'assurdo a vostro beneficio! Vi faranno solo perdere tempo.

B) Cantanti semplicemente scompagnati
Questi derivano dalla disgregazione di un Coro (v. Lezione 7). Conoscere i motivi di tale disgregazione è di vitale importanza, poiché si potranno avere situazioni radicalmente diverse a seconda di cosa è accaduto. In particolare:

  • Prima eventualità: il Coro si è disfatto per una secessione interna.
    Domandiamoci: chi abbiamo di fronte? I "secessionisti" (cioè i ribelli) o i "secessionati" (vale a dire il vecchio Maestro e i suoi fedelissimi)? Se è la seconda, i "secessionisti" dove sono andati, invece? Si sono semplicemente dispersi, abbandonando l'attività musicale, hanno costituito un altro Coro scegliendo tra loro un nuovo Maestro oppure -orrore!- si sono uniti a un gruppo rivale? In questo ultimissimo caso, i "secessionati" saranno incacchiati neri, e profonderanno tutte le loro energie residue per vendicarsi, per mostrare a "quelli là" quanto hanno sbagliato, ché il bello viene adesso.
    Per questo tipo di gente, vale quanto detto sui Cori in generale nella Lezione 7.
    Se invece sono proprio i "secessionisti" a contattarci, non diamo per scontato che si tratti di piantagrane pericolosi, concediamo loro una possibilità prima di concludere che sono come (se non peggio) quelli del caso A).
    A ogni modo, mai farsi coinvolgere da queste faide. Ricordiamoci che tutto è accaduto prima che li incontrassimo, noi non c'entriamo nulla e ce ne frega ancora meno.

  • Seconda eventualità: il Coro è giunto al termine della sua naturale esistenza (tutti morti di vecchiaia senza trovare sostituti, il Maestro defunto all'improvviso senza nessuno in grado di prendere il suo posto...) oppure è stato distrutto da cause esterne (una frana ha spazzato via il paese, un invidioso Coro nemico ha attirato e ucciso quasi tutti in un'imboscata...ok, sto esagerando, ma potrebbe succedere, credetemi).
    Rimangono solo quattro patetici sfigati che hanno dedicato tutta la vita al Coro, non sono in grado di rifarsi un'esistenza da soli e non vogliono rassegnarsi all'idea che tutte le cose belle finiscono. Quindi eccoli a tentare il tutto per tutto per recuperare qualcosa: propongono iniziative, si presentano puntuali a tutte le prove, studiano la parte, fanno tutto ciò che non avrebbero mai pensato di fare quando il Coro era vivo e vegeto.
    Ma sanno bene, in fondo, di esser vissuti troppo a lungo, relitti senza senso di un'epoca tramontata.
    Per puro spirito umanitario, vi direi di sopportarli e assecondarli se potete, in attesa che diventi legale l'eutanasia.

Lavorare con dei cantanti solisti di qualsiasi tipo, in definitiva, è un'esperienza che comunque vada vi arricchirà: come detto all'inizio, è molto probabile che il numero dei cantanti non sia sufficiente a coprire tutte le parti, quindi imparerete a destreggiarvi in modo funambolico per realizzare con gli strumenti (i più inadatti possibili, mi raccomando) anche le voci mancanti, ottenendo effetti a dir poco bizzarri nei pezzi pensati per presentare un vero e proprio dialogo tra le voci (che ovviamente rimarrà nell'immaginazione del pubblico).



Il Gruppo di...

ballerini figuranti attori figurini ballanti spadaccini pescivendoli eccetera)
Diversamente dal Coro, questo tipo di gruppo non ha mai un vero e proprio leader, e lo stesso termine "gruppo" per definirlo è fuorviante.

La mente umana (e non) tende a categorizzare tutto, e a ricondurre ciò che incontra a schemi già familiari, per programmare il proprio comportamento. Per questo motivo nel rapportarsi con gli altri ci si aspetta sempre e comunque di trovare UN interlocutore, al limite collettivo, magari cretino, ma rappresentante ed espressione di UNA volontà. In parole spicciole, gente con le idee chiare.

Quello che non ci si aspetta e non si vorrebbe mai vedere è lo spettacolo francamente orribile di un marasma di gente totalmente disorganizzata, un ammasso informe di persone che, pur essendosi volontariamente unite per realizzare un progetto, sembrano non potersi soffrire, ognuna impegnata a gridare più forte di tutti gli altri, a mettersi i bastoni tra le ruote o almeno a sabotare passivamente le decisioni dei compagni, disgregate in decine di fazioni di massimo 2-3 individui ciascuna.

Insomma, ciò che succede nel nostro piccolo gruppo di musicisti falliti, ma portato su vasta scala.
E' un modellino animato del caos primordiale.

E il nostro piccolo gruppo, per i limiti mentali che dicevo prima, continuerà a sbagliare tentando di rapportarsi con uno di questi cialtroni come se quello fosse il rappresentante di qualcosa e avesse voce in capitolo su qualche argomento, cercherà di comunicare col nulla per trovare un accordo impossibile, ostinatamente credendo di poter pattinare sulle sabbie mobili (che bella metafora, eh? Si vede che studio da scrittrice?).
Invece ci troveremo a trattare di volta in volta con la Fazione che Vorrebbe Coinvolgerci Sempre, la Fazione che Non Sa Chi Siamo, la Fazione che Ci Odia Perché Non Ci Hanno Chiamati Loro, la Fazione Entusiasta che Però Non Capisce Cosa Facciamo, ma anche il Comitato del Martedì Mattina, la Rappresentanza delle Tre e Mezza, il Consiglio della Settimana Prima di Ferragosto, tutti con istruzioni diverse, probabilmente durante lo stesso spettacolo.

Anche qui, per fare schifo non dobbiamo sforzarci minimamente.

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E con questo temo che abbiamo finito con le lezioni sistematiche.
Lo so, lo so, è stato un buon corso, mancherà a tutti, che malinconia, organizziamo una pizzata finale?

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