venerdì 26 dicembre 2008

Natale in musica, che divertimento!

I concerti di Natale sono qualcosa di allegro e festoso, che ti riconcilia col mondo, giusto?
Sì, se non si li considera dal punto di vista dei concertisti.

Da quella prospettiva sono un concentrato di tutti i problemi che si manifestano già normalmente nel corso della preparazione di uno spettacolo, il tutto però esacerbato dalla consapevolezza di dover fare i conti con una concorrenza spaventosa nelle stesse serate, dall’impossibilità di rimandare qualora non ci si sentisse pronti, dalla frustrazione dell’avere a che fare con turbe di personaggi che se la tirano da professionisti ma che col cavolo che rinunciano alla gita dell’Immacolata o al pranzo domenicale in famiglia per fare una prova in più.

Vediamo cosa accadeva, tanto per fare un esempio, cinque anni fa, a un concerto a cui io non partecipavo ma che ho rischiato di andare a sentire se il tempo da lupi non mi avesse fatto cambiare idea. Questo è il resoconto integrale mandatomi da un amico il giorno seguente.


Oggetto: grande
Data: martedì 23 dicembre 2003 19.41

grandi nuove!! il tuo amore era a perugia con la squinzia, e si è dimenticato che ieri c'era il concerto! quando se ne è accorto, è partito come un razzo - arriva alla chiesa 10 minuti prima del concerto "ma Gaetano, e il cembalo che dovevi portare?" - parte di corsa, prende il cembalo, lo fa cadere a terra e lo rompe!!
arriva con dei pezzi di legno che non stavano insieme, così lasciamo perdere, proviamo con la pianola del prete ma ha una batteria che non si riesce a togliere, così fa tutto Virginio, incazzato come una lippa per non dire di Giorgio che si era tanto impegnato - un mezzo disastro.
Lui si scusa e scappa via ma Virginio ci raggruppa e dice "ma questa Monica, non è poi così bella, non vi pare?" il peggio è che io avevo fatto una battuta che se non mi conosceste poteva sembrare pesante e contro Gae, invece che affettuosa come il solito, e lei giù con una sghignazzata scomposta ...
Poi Virginio dice che però per i concerti di Pasqua non si facciano scherzi, devi tornare tu, ecc. Qualcuno gli dice ma allora ti piace e lui "meglio la mamma..."!!! Hai capito che roba?
(tristissima la storia del trombonista di Cairo, hai visto che è morto? che tristezza, 39 anni)



Per inciso, il “mio amore” è solo un modo di dire, poiché spesso mi trovo d’accordo con le sue posizioni, in contrasto con altre persone che manifestano in questo modo la loro infantile gelosia. La "squinzia" è Monika (con la k), fidanzata tedesca del Gae.


Il clavicembalo? E’ stato riparato, non temete, e ora suona assai meglio di prima. Non sapete che anticamente i costruttori bagnavano con secchiate d’acqua le tavole armoniche e le lasciavano fuori a gelare, proprio perché si creassero microfratture nella fibra del legno che miglioravano grandemente il timbro sonoro? E ci salivano anche sopra coi piedi…è tutto scritto. Non so dove, ma c’è, chiedetelo a Gae.

Tornando a noi, quest’anno ce la siamo cavata, sebbene la serata (di nuovo lunedì 22!) non fosse iniziata per il meglio.
Attendiamo l’arrivo della seconda macchina per partire tutti insieme, l’appuntamento è presso un distributore. Si può stare in mezzo al piazzale a luci spente? Ovviamente no. Ma il Gae è in ritardo di quasi mezz’ora, bloccato nel traffico poche centinaia di metri più indietro; quando finalmente Gae arriva, ci passa davanti e va, il buon Virginio fa per mettere in moto e seguirlo e invece gneeuwww…la batteria è morta. Che si fa? L’auto di Emi è sotto casa sua, e c’è il problema del chitarrone che di sicuro non ci sta…
Si richiama indietro Gaetano che era già sfrecciato come un missile alla volta di Cairo Montenotte, lui torna, accompagna Emi, noi aspettiamo quasi un’altra mezz’ora, arrivano, si trasbordano bagagli e strumenti e finalmente si parte. Meno male che avevamo preventivato di trovarci in chiesa con largo anticipo! Anche stavolta, come sempre, non c’è tempo di fare una prova intera, visto che già arriva la gente, e anche l’accordatura del clavicembalo è fatta in fretta e furia, vien voglia di buttarlo un po’ in terra e vedere se si mette a posto da solo.

Ma guardiamo il lato positivo: almeno non c’era Giorgio!

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