giovedì 7 agosto 2008

La Poesia della Leggenda - 3

Parte terza - Primavera

Tormentato da contributi figurativi, un uomo anziano sogna sua sorella
ma la marinaia lo sgrida;
quando piove, un mercenario lascia la locanda con un nome stupido
e nel cercare gli amici quasi viene aggredito dall'acciaio
e si capisce subito che mente!
Ma uno non lo interroga e lui li porta tutti a fare una gita
su una pozzanghera di catrame...

Vedendo ancora il gioielliere, si domanda perchè i mostri lo cercano
ma nella tempesta un gracile studente urla e una donna guantata esita,
finchè la grandine la travolge e il timoniere impazzisce...
Così nella cabina degli asciugamani il capo è costretto a confessare,
imbullonato al pavimento!

Intrappolati in un vortice azzurro,
gli viene in mente di salvarsi con una palla da bambini,
ma l'ha presa il mago che già una volta ha incenerito suo fratello,
perciò se ne va da solo,
e sopra i relitti si sentono ancora i singhiozzi di un omone!

Due turisti in una ricca città, intanto, litigano per le pietre
e a uno è sembrato di vedere un ferito portato via...
Ma scappano inseguiti da una torre, mentre l'elfa guarda dalla finestra
e uno storico le racconta la cupa leggenda di un suicida
che ha rovinato il cancello;
la fregano però nominandola cavaliere
e un falso messaggio l'attira in trappola.

Due innamorati infelici hanno proprio scoperto che si fanno uova sode
e sono sconvolti;
si cavalcano maestosi animali facendosi male col giubbotto,
e pensare che a lui piaceva davvero la guerriera,
avevano chiacchierato mentre altri si picchiavano coi boccali
e davano fuoco al grembiule dell'oste!

Finalmente un muto può parlare ma non sa un accidente e non serve,
e in una città distrutta in fondo al mare seguono un animatore;
uno addormentato ricorda che gli hanno mostrato un'immagine falsa
inducendo un moribondo ad aggredirlo, ma una ragazza lo sveglia...

Il capo segue il marito di una sirena e scopre delle sacche d'aria
per avvertire tutti che c'è una guerra al piano di sopra
e che se pensano di star tranquilli coi pesci si sbagliano!
Così un cicerone parla di un pozzo nero e profondo,
ma ancora il nuovo fidanzato piange, ricordando le ombre cinesi sul muro.

Dei pescatori li trovano, vanno al mercato e li scippano,
ma si riconoscono e scoppiano in lacrime commossi!
Si incontrano così dei serpenti buoni,
però proprio mentre vanno volando a salvare la principessa
un vecchio dal berretto sghembo li prende a sassate e fa scappare le guide!

Però il suo drago diventa una collanina
la campata rimane sospesa in aria, mentre tutti corrono o penzolano flaccidi,
e si consiglia di non seguire una mappa falsa
ma di cercare un posto che non conosce nessuno.

Stufi dei vicoli ciechi, i compagni allora strisciano,
ma per pensare a un consanguineo uno perde di vista il portatore della gemma!

Così un fabbro corre come un disperato, facendosi venire un infarto,
l'amico sconvolto usa la spada tra i macigni ma in realtà non era il caso,
e se lo vede portar via in mezzo a una conca scura col disegno delle stelle...
Allora l'orefice spiega che lui per sbaglio ha spinto una colonna
ed è per questo che lo cercano.

Era però micidialmente facile entrare nel corteo,
e il capo infatti urla stranito in mezzo ai soldati:
due vengono portati alle segrete, ma si fidano ancora, e pesano parecchio.

I frammenti del vaso infranto galleggiano per aria
la signora non vuole affatto scambiare i fustini, smaltendo nel sonno i bagordi,
così la cella non è accogliente e si stacca la barba finta...

Sudando in un'armatura di scaglie, lui entra nell'aula
in mezzo a orride piattaforme,
ma mentre si inchina per salvare una dama gli suggeriscono di fischiare,
e così ammazza un sire coronato!
La ragazza, però, offesa, scappa con un'altra camicia
e lui la perde mentre suonano le sirene...

Annaspando nella biforcazione, due trovano la porta
ma si pungono e cadono tra i convolvoli;
gli altri si bloccano nell'arco con le pietre bagnate e sgombri nuotano mordendoli,
ma l'uomo generoso pensa che forse è lì sotto con un pazzo...
E proprio mentre l'acqua gli entra negli stivali incontra di nuovo
uno che gli è mancato!
Infatti era andato a prendere ripetizioni,
il bibliotecario per sbaglio gli ha dato una chiave
e così ha cambiato allineamento!

Ma è meglio per tutti se ci si schianta sulla colonna,
poi lui diventato potente caccia via gli stregoni,
tira fuori uno dal fango e salva l'avvelenato,
fuggendo con un volatile prima di incontrare un dio vicino al fuoco!

Così, spiega il cappellaio, l'equilibrio è ristabilito,
i funghi sono a posto
e non c'è nessuno a salutarlo di notte dal cancello
ma pazienza.

FINE


(MOLTO liberamente ispirato al vol. 3 delle "Cronache di Drangonlance")

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