lunedì 18 agosto 2008

Un po’ di fiducia, Emi…

Caro Emi, so bene da dove nasce la tua diffidenza per questa nuova clinica che ti ho consigliato. Le tue esperienze chirurgiche non sono state delle migliori, sebbene non si avvicinino neanche a quelle patite da altri miei conoscenti e parenti (tamponi dimenticati all’interno, flebo contaminate da detersivo liquido, trasfusioni con sangue del gruppo sbagliato).

Ho presente anch’io il tormento della tua operazione d’ernia inguinale, con l’ago infilato nel braccio per tutto un giorno e una notte, la saracinesca dell’ascensore che frustrava ogni tentativo di prendere sonno.
Nemmeno l’atmosfera rilassata e quasi gogliardica della sala operatoria ti aveva risollevato l’umore, quando era arrivato un tizio sconosciuto a presentarsi: salve, solo il nuovo anestesista mandato dal capoluogo, e tutti a salutarlo cordialmente, benvenuto e grandi pacche sulle spalle, nessuno lo conosceva né di vista né di nome, ma tutti pronti a credergli sulla parola. E tu rattrappito sul lettino che ti domandavi se non fosse un’orribile candid camera, o se invece mesi dopo non si sarebbe scoperta la verità: PIÙ DI TRENTA LE VITTIME DEL MITOMANE CHE SI INFILTRAVA NELLE SALE OPERATORIE…

Neanche quest’ultima rimozione dei calcoli alla cistifellea (ma come ci sei rimasto male nello scoprire che intendevano asportare tutta la cistifellea!) ti ha soddisfatto: prima non avevi niente e ora senti male.

E vogliamo parlare delle varie colonscopie coi dottori che ti sembrano tutti un po’ gay e ti fanno paura? No, lasciamo stare.

Capisco che tu ne abbia abbastanza.

Ma proprio non ti posso vedere con questa infiammazione alla mano, il dito rattrappito e gonfio per la fatica di reggere il flauto basso per ore e ore, il dolore che ti costringe a fermarti e agitare il braccio in aria sventagliando il polso come un suonatore di nacchere.Tutta questa sofferenza mi strazia. E il problema si può risolvere facilmente, credimi!

Perciò ora piantala di urlare e stai fermo.

Ecco il chirurgo…
Un amante del piercing estremo, costui, ma è forse in discussione la sua vita privata? E’ bravo, sa quello che fa e ciò ti basti. Probabilmente non è neanche gay.

Dai, a cosa ti serve questo vecchio braccio rattrappito, perché ci tieni tanto, quando puoi averne uno nuovo fiammante che ti permetterà di suonare tutto il giorno senza stancarti? Anzi, fossi in te farei un pensierino anche sull’altro braccio, in modo da diventare un musicista completo.
Cosa, che anestesia, hai brontolato finora contro quello dell’altra volta! Non fare il frignone. Guarda che bella infermierona bionda sta venendo a prendersi cura di te!
Scommetto che la affascinerai con la tua parlantina. Poi mi racconti, eh.


P.S.: Poi riparliamo con calma della tua idea di volermi far comprare e suonare un robo così:



2 commenti:

L'oracolo ha detto...

Ehm... cioè... mi fa un po' paura...

Auletride ha detto...

Il mio amico? No, è grande e grosso ma innocuo, un bonaccione che si farebbe picchiare da un bambino...
O forse alludevi al flauto basso piegato? Quello più che spaventoso lo trovo ridicolo, e non ho intenzione di farmi vedere nei paraggi di un affare del genere!